Newsletter

 

lunedì 22 giugno 2009

Non vedo, non sento, non parlo.

Mentre in Italia non succede nulla, l'intera stampa mondiale sferra attacchi di fuoco al Cavalier senza Corona.

"L’ italia scossa da un nuovo “affare Berlusconi”, Le Monde, Francia. "Ma come diavolo è possibile che il paese di Giotto, di Palladio e di Gae Aulenti sia diventato la patria della volgarità globalizzata?"Le temps, Svizzera. E ancora: "Chirac e il donnaiolo Berlusconi", L'Express, Francia. "Va sempre peggio" Taz, Germania.

In Italia, non si dice nulla. Calma piatta. Nulla si vede all'orizzonte, neanche il minimo spiraglio di una piccolissima informazione. Zero. Dei 6 telegiornati gestiti da "RaiSet" solo il Tg3 timidamente a dato la notizia.
Travaglio tramite il Blog "voglioscendere" ha esplicitato quanto oggi Berlusconi possa essere ricattabile:" la Signora Daddario aveva chiesto al Presidente del Consiglio un aiuto per una storia immobiliare, Berlusconi come al solito l’aveva promesso, quindi questa signorina o signora si era fidata della promessa, promessa che come sempre non è stata mantenuta, quindi lei ha cominciato a dire: adesso mi vendico, adesso lo rovino, adesso mi faccio fotografare con lui durante la campagna elettorale a Bari e poi gliela faccio pagare! Questo è l’unico possibile complotto di cui questi signori parlano, non c’è nessun complotto, se intendiamo per complotto un’entità straniera o italiana, poteri forti, cazzate di questo genere, cosa c’è di più forte di Berlusconi in Italia?[...] Pensate la famiglia Letizia, genitori di Noemi che un giorno chiamano Berlusconi e gli dicono: adesso vieni a Casoria nel posto più infame che ci sia in quella zona, ti fai fotografare con tutti noi, compresi i cuochi, rendiamo pubblica la nostra amicizia, perché tu hai avuto in casa tua nostra figlia, questi sono i complotti, sono autocomplotti da parte di Berlusconi!" Travaglio continua ancora:"Questi sono gli aspetti drammatici, aspetti drammatici aggravati da un altro aspetto pubblico, che è la selezione della classe dirigente [...] avete letto quello che dice Noemi, deciderà papy se farò televisione o farò politica alla Camera, avete visto che nelle liste per le europee c’erano le signorine che dovevano prima essere piazzate a Rai fiction". Qualcuno, ad esempio Mimun, potrebbe dire che Travaglio è fazioso. Ma all'aspetto drammatico della selezione della classe dirigente descritto da Travaglio, dai giornali della stampa estera e dai pochi giornali liberi del nostro paese si appellano alcune donne sul sito di MicroMega:"Siamo profondamente indignate, come donne impegnate nel mondo dell’università e della cultura, per il modo in cui il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, tratta le donne sulla scena pubblica e privata. [...]Ci riferiamo soprattutto alle modalità di reclutamento del personale politico e ai comportamenti e discorsi sessisti che delegittimano con perversa e ilare sistematicità la presenza femminile sulla scena sociale e istituzionale. Questi comportamenti, gravi sul piano morale, civile, culturale, minano la dignità delle donne e incidono negativamente sui percorsi di autonomia e affermazione femminili." Ma l'appello continua :"Il controllo che Berlusconi esercita sulla grande maggioranza dei media italiani, in spregio a ogni regola democratica, limita pesantemente le possibilità di esprimere dissenso e critica[....]Come cittadine italiane, europee e del mondo, rivolgiamo un appello alle first ladies dei paesi coinvolti nel prossimo G8 dell’Aquila perché disertino l’appuntamento italiano"[...](la versione integrale sul sito).
Ciò che non sta accadendo è qualcosa di sconvolgente, che quasi sicuramente in vista del G8, mettera in cattiva luce la già ormai precaria reputazione del nostro paese. In quella sede "Al Tapponen", per dirla alla Travaglio, si troverà sommerso dalle migliaia di domande della stampa estera. Questa volta domande vere però.Di giornalisti non ricatabili con qualche ragalino. Allora in quella data, in quella sede Berlusconi dovrà fare i conti con il mondo intero che non gli sconterà nulla. La mia speranza è che il governo non cada, perchè altrimenti ci troveremo nell'ipotetica situzione descritta da Peter Gomez:"in caso di vittoria, potrebbe chiudere la partita e dire alle opposizioni: vedete, gli italiani mi hanno assolto, io piaccio così. Insomma l'attempato leader del centro-destra potrebbe salvarsi istituzionalizzando di fatto la mignottocrazia. Un progetto folle che sta al pari all'ormai conclamata follia dell'uomo.

martedì 9 giugno 2009

Il Governo della Lega





In italia comanda la Lega Nord, questo è quanto è emerso dalle ultime elezioni europee. I leghisti hanno quasi sfiorato l'11%, questo dato infatti dimostra che la lega diventa il secondo, se non il primo partito del paese. I malumori, all'interno della maggioranza di governo infatti cresceranno a dismisura, perchè l'opinione della lega sarà quella prevalente ed i Padani potranno minacciare tranquillamente, senza farsi scrupoli, la stabilità del governo.
Ed è di oggi la prima crepa all'interno della maggioranza. Infatti ieri nella comune cena del Lunedì, che il leader del "Carroccio" Umberto Bossi e sua eccellenza Silvio Berlusconi, hanno parlato, ed oggi il cavaliere ha fatto retromarcia difronte alla "marea verde" che avanza. "non appare oggi opportuno un sostegno diretto al referendum del 21 giugno". Dal "voto si" a "non darò alcun sostegno", questo è un dato che ci deve far riflettere su quanto oggi la lega posso influenzare il comportamento della maggioranza. "Bossi ricatta e Berlusconi segue - dice il presidente del comitato promotore del referendum Giovanni Guzzetta - Sono passate 24 ore dalle elezioni ed è evidente che Bossi ha già chiesto un posto in più in Rai, due Regioni e la rinuncia al referendum". Toccherà al Pdl, adesso, spiegare ai proprio sostenitori che il 21 dovranno ritirare solo la scheda per i ballottaggi e non quella per il referendum. Ed oltre a questo dovrà fare i conti con l'anima di alleanza nazione che vive dentro il Pdl. Gli "ex - aennini ", infatti, ora che hanno spento la fiamma, e che sono confluiti nel partito di Berlusconi, vogliono che la loro scelta non risulti vana. "Andrò a votare con convinzione - ha detto Fini - spero lo facciano pure gli italiani". Due anime, due mondi diversi che si scontrano.
"Noi non ci fidiamo e dunque confermiamo il nostro no al referendum: andremo a votare ma voteremo no". Così il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, Massimo Donadi, replica a chi gli chiede della presa di posizione del presidente del Consiglio. A suo avviso, comunque, "tra Berlusconi e la Lega c'è stato uno scambio sciagurato".
Ci si domanda se la lega ora userà il pugno duro, per fare riforme Xenofobe ed anticostituzionali. Il tempo ci dirà come andrà a finire, la speranza è che il governo non cada, perchè ad oggi non c'è un opposizione che possa governare stabilmente.

martedì 2 giugno 2009

La festa della repubblica dei valori violati.














La repubblica è una forma di governo in cui la sovranità appartiene ad una sola persona, che la esercita nei modi ritenuti da lei opportuni.
Oggi a Roma si è svolta la parata militare per la festa del 2 Giugno. La festa della repubblica violata. La manifestazione è iniziata con la sedia di Berlusconi vuota. Il premier, come da copione si è dovuto far riconoscere, arrivando con quindici minuti di ritardo.Ha salutato il presidente "Morfeo" ed ha alzato le mani verso l'alto,  per scusarsi del ritardo. Secondo "il Corriere della sera" il premier sarebbe arrivato in ritardo per via di alcune telefonate internazionali. Pare che però "La Stampa" non si dello stesso parere:"Al presidente Napolitano abbiamo spiegato subito cosa era successo", racconta il ministro La Russa, che sedeva accanto alla sedia vuota di Berlusconi. Che cosa? "Il torcicollo. Berlusconi aveva problemi di salute e, dopo essere stato all'Altare della Patria, è andato a farsi un'iniezione. Solo che chi gliela doveva fare è arrivato in ritardo". I soliti disguidi all'italiana.
"Sono trascorsi 63 anni da quel 2 giugno 1946. Ma quei valori divenuti principi della Costituzione repubblicana, sono oggi ancora e più che mai condizione e guida per la costruzione di un'Italia coesa, prospera, solidale; per un'Italia che sia sempre più elemento propulsivo di un'Europa finalmente unita, ancora una volta protagonista dello sviluppo economico e del progresso sociale, civile e culturale della comunità internazionale" ha così detto il Presidente della "repubblica" nel tradizionale messaggio al capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Vincenzo Camporini. Il Presidente ha sottolineato che i valori della costituzione  sono necessari per la coesione del paese. Ma se il paese non è coeso, anzi, se più volte si sente umiliato è anche colpa sua Presidente. Che fino ad oggi non ha fatto il suo dovere, non ha messo al primo posto i diritti dei cittadini e non ha fatto prevalere i valori della costituzione.
 Queste sono le domande che nessun giornale ha posto al nostro amato Presidente della "repubblica", che solo il povero Grillo come al solito a proposto, ma senza essere preso in considerazione.
PRIMA DOMANDA:
Perché ha firmato il Lodo Alfano che consente l'impunità a Silvio Berlusconi nel processo Mills?
SECONDA DOMANDA:
Perché non si è auto escluso dal Lodo Alfano dato che non risultano reati a Lei imputati?
TERZA DOMANDA:
Perché ha firmato il Lodo Alfano in un solo giorno quando invece poteva rimandarlo alle Camere?
QUARTA DOMANDA:
Perché ha firmato il Lodo Alfano senza consultare la Corte Costituzionale per un parere preventivo?
QUINTA DOMANDA:
Perché ha firmato il Lodo Alfano sapendo che in precedenza era stato bocciato dalla Corte Costituzionale il Lodo Schifani che del Lodo Alfano è una fotocopia?
Oggi, forse saremo stati più contenti se la festa del 2 Giugno non si fosse celebrata. Per rispettare le vittime dell'Abruzzo e per cercare di rispettare anche quella parte d'Italia che in questa "finta repubblica" non ci crede più.

lunedì 1 giugno 2009

«In Italia ci sono i mezzi per sconfiggere la mafia; quello che manca è la volontà politica»

Ripropongo qui di seguito l'intervista fatta da ABC che italiadall'estero.info come al solito con puntualità propone.
 


Lo statunitense Alexander Stille, docente di giornalismo alla Columbia University, nel 1995 ha scritto uno dei più celebrati e lucidi libri sulla mafia (da cui successivamente è stato tratto un documentario). «Cadaveri Eccellenti» rendeva omaggio ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due personaggi chiave assassinati a causa della loro lotta al crimine organizzato in questa bella ed eccessiva città chiamata Palermo.

- Una delle frasi più famose del boss mafioso Giuseppe Guttadauro è: «per risolvere i suoi problemi, Berlusconi deve risolvere i nostri». Qual è stato il maggiore sforzo del primo ministro in questo senso? 
- Il suo sforzo per indebolire il potere giudiziario e rendere più difficile accusare i criminali, con leggi come quella che ora si discute in Parlamento per limitare l’uso delle intercettazioni, cruciali nelle indagini di mafia. O l’eliminazione delle prigioni riservate ai più potenti capi della mafia. Insomma, oggi in Italia risulta più difficile incarcerare qualcuno per fatti criminosi. Per questo la frase di Guttadauro è così chiara: ciò che fa Berlusconi per aiutare sé stesso apporta benefici collaterali ai criminali.

- Berlusconi ha degli accordi taciti con la mafia?
- Non lo so e non credo che questa sia la domanda chiave, stando proprio a ciò che ha detto Guttadauro: la mafia opera secondo il principio «i nemici dei miei nemici sono miei amici». Per questo Berlusconi e la mafia sono in guerra con il potere giudiziario. Il problema fondamentale di Berlusconi è il conflitto di interessi. Risulterebbe ovvio impedirgli di legiferare perché ha un interesse personale nel risultato, dato che il suo amico intimo ed ex-responsabile della campagna elettorale, Marcello Dell’Utri, è stato condannato per connivenza con la mafia. Venendo dal nord, il primo ministro non capisce quanto sia terribile la presenza della mafia nella vita quotidiana della gente del sud.

- La società italiana fa abbastanza? 
- No. Dalla morte di Falcone e Borsellino non hanno preso in seria considerazione questo problema. C’è stato un periodo, due anni dopo questi attentati, tra il ‘92 e il ‘94, in cui la gente ha capito che questo era un problema nazionale. Ma dopo sono tornati alla vita di tutti i giorni, a quella «normalità» condizionata dal potere illegale dei gruppi criminali. Né la sinistra né la destra hanno capito che questa è una priorità nazionale. Il sud vive in un sottosviluppo perpetuo per colpa del crimine organizzato. Dovrebbe essere lampante che un politico che parla al telefono o va al matrimonio di un boss mafioso dovrebbe essere eliminato dalla vita pubblica.

- Siamo più vicini a vedere la fine del crimine organizzato? 
- Sì. Oggi la polizia e i giudici possono lottare meglio contro la mafia. I mezzi ci sono. Quello che manca sono la volontà e l’impegno politico, e questo è il problema centrale. Falcone era solito dire una cosa molto intelligente: la mafia, come tutto, ha un inizio e una fine. Voglio pensare che le circostanze cambieranno, ma nel medio periodo non sono molto ottimista, perché non vedo l’impegno né nella sinistra né nella destra.

- Il principale ostacolo? 
- L’Italia ha il problema del sud sin dall’unificazione. C’è bisogno di una pressione delle forze dell’ordine e della tolleranza zero nei rapporti politici con la mafia. Nonché la riorganizzazione dell’economia al sud. Bisogna chiudere il rubinetto del denaro pubblico per il sud. Adottare un federalismo fiscale affinché il nord smetta di sovvenzionare il sud. La mafia non è il «Padrino», sono assassini e trafficanti.

venerdì 29 maggio 2009

L'orgoglio per il pluriprocessato, la descrizione dei veri valori di casa Berlusconi.



Il povero Franceschini è stato costretto a ritrattare, la diplomazia è un arma a doppio taglio. Peccato a Ballarò Martedì sera mi è sembrato molto spigliato, anche se come al solito i piedi in testa da qualcuno se li doveva far mettere. Pannella in questo caso. Inguardabile il duello di fuoco con il prode "ministro" Bondi che vedrei bene più a vender cippolle al mercato che a fare il ministro. Comunque vada, è stato schifosamente ignobile il tono e le frasi dette. Sempre più testimonianza di una classe politica che non solo è lontana dalla gente, ma che se ne frega altamente del parere di questa.
Ma la polemica tirata sù per cancellare dai telegiornali, e quindi dalle menti degli italiani il caso Mills e lo scandalo Noemi Letizia è qualcosa di straordinariamente stupendo. Il Pdl e i giornali servi hanno colto la palla al balzo, ed in un batti baleno Franceschini reo di aver detto:"Berlusconi è un uomo politico di successo, ricco e potente. Alle italine e agli italiani voglio fare solo una domanda: fareste educare i vostri figli da quest'uomo?" è stato messo sotto torchio. Il Bugiardo non si esprime ha una situzione "pregiudiziale", come direbbe lo stesso Cavaliere, e quindi pubblica le parole dei figli.
"Ma Franceschini come si permette? Forse sbaglio a prendere sul serio una battuta di così pessimo gusto, ma anche alla campagna elettorale c'è un limite. Io, proprio io  sono stato educato da Silvio Berlusconi (che suonino le Trombe!...Quasi fosse un santo) e miei valori sono i suoi. Amore per il lavoro, generosità, tenacia, e rispetto per gli altri. Questo rispetto che Franceschini dimostra di non conoscere". A così concluso il buon Piersilvio, secondo nato di sua eccellenza Silvio Berlusconi.
Ma la sfilata dei grandi valori continua con Marina:"Franceschini dovrebbe vergognarsi, chi gli da il diritto di giudicare Silvio Berlusconi come padre?Con le sue parole offende anche me come figlia. Una figlia profondamente orgogliosa del padre che ha , e dei valori che gli ha trasmesso. Sarei felice se Franceschini avesse un padre come il mio." Lui no però.
Poi tocca a Luigi:"Sono contento dell'educazione che ho ricevuto e dei valori che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia. Non vedo perchè la politica si permetta di giudicare Silvio Berlusconi come padre. Si tratta di piani diversi che non dovrebbero essere mai sovrapposti".
Ormai è un dato chiaro e tangibile: in casa Berlusconi regnano i valori. Almeno adesso lo sappiamo e stiamo tranquilli.  Vediamo un po' quali sono questi valori:
Berlusconi Silvio: 2 amnistie (falsa testimonianza P2 e falso in bilancio Macherio);1 assoluzione dubitativa ( Corruzione e falso in bilancio Medusa), 1 assoluzione piena (corruzione giudici Sme - Ariosto); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato da parte dello stesso imputato ( falso in bilancio All Iberian, Sme Ariosto); 8 archiviazioni ( 6 per mafia e riclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni (finaziamento illecito a Craxi con All Iberian; falso in bilancio Macherio; falso in bilancio ed appropriazione indebita Fininvest; falso in bilancio Lentini; corruzione giudiziaria Mondadori; falso in bilancio Fininvest) 3 processi in corso: Telecinco (falso in bilancio, frode fiscale, violazione antitrust spagnola), caso Mills ( corruzione giudiziaria); diritti Mediaset (appropriazione indebita, falso in bilancio, frode fiscale). Saccà (corruzione); 1 indagine in corso(istigazione alla corruzione di alcuni senatori).
Stop.